Il 2023 è stato un anno molto difficile per l’Italia dal punto di vista meteorologico, segnato da un alto numero di eventi estremi (378, il 22% in più rispetto al 2022) che hanno messo in seria difficoltà buona parte del Paese.
Cambiamenti climatici e aumento delle precipitazioni
I cambiamenti climatici rappresentano una delle principali cause del verificarsi sempre più frequente di eventi meteorologici devastanti. L'aumento delle temperature globali e le variazioni nei regimi delle precipitazioni possono influenzare il ciclo idrologico e aumentare il rischio di eventi estremi, come piogge intense e temporali violenti. Da questo punto di vista, il 2023 è stato un anno molto complicato per l'Italia.
Le precipitazioni più intense possono saturare il terreno, superare la capacità di assorbimento dei corsi d'acqua e causare esondazioni. È quindi necessario affrontare il problema dei cambiamenti climatici attraverso politiche di riduzione delle emissioni di gas serra e adattamento ai nuovi scenari climatici.
Nello specifico, le esondazioni fluviali in Italia nel 2023 hanno registrato un aumento del 170% rispetto all’anno precedente. Con 210 eventi estremi, il Nord della Penisola è stata l’area più colpita, con Lombardia ed Emilia-Romagna tra le regioni che hanno sofferto di più.
Le cause principali dell’aumento di questi eventi pluviali così devastanti è da ricercarsi nelle abbonanti piogge che si sono verificate in un tempo eccessivamente ristretto; in Emilia-Romagna, regione vittima per due volte nel mese di maggio (il 2 e 3 prima e tra il 15 e il 17 poi), la situazione è stata disastrosa, con più di 300 millimetri di pioggia caduti in soli due giorni - lo stesso quantitativo che solitamente si registra in circa tre mesi. Tra il 2 e il 5 novembre scorsi, anche la Toscana è stata colpita da piogge torrenziali che hanno causato esondazioni di fiumi e, di conseguenza, ingenti danni e diverse vittime.
"Nel caso del primo evento (1-2 maggio) la siccità ha avuto un ruolo perché i suoli resi duri (croste) dal periodo prolungato di non pioggia hanno una minor capacità di assorbire le precipitazioni. Nell’evento di metà maggio, invece, i suoli erano prossimi alla saturazione a causa delle piogge cadute nei giorni precedenti e quindi ancora una volta le forti precipitazioni sono infiltrate solo parzialmente e sono andate a ingrossare i corsi d’acqua. In entrambi i casi, il defluire delle acque sia in superficie che nel sottosuolo verso i corsi d’acqua ha provocato le onde di piena e quindi le esondazioni".
Ha spiegato Luca Brocca, dell’Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica del CNR, in riferimento agli eventi dell'Emilia-Romagna.
Aiuti e contributi
Il Ministero competente ha sottoscritto un Accordo di programma con le Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche che disciplina "gli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva" nei territori interessati dalle alluvioni.
Sempre in Emilia-Romagna, Coop destinerà quasi 700mila euro per riqualificare 15 aree verdi in otto comuni e un sentiero a Marzabotto (Bologna).
Le risorse provengono dai 2,1 milioni raccolti con la campagna di donazioni promossa subito dopo le alluvioni di maggio 2023, a cui hanno contribuito 81mila tra dipendenti, soci, fornitori e consumatori.
Inoltre, la regione avvia l'erogazione di contributi per sostituire e riparare autoveicoli, ciclomotori e motocicli danneggiati, resi inservibili o rottamati dopo le alluvioni del maggio scorso. ANSA)
Leggi di più: Via ai primi contributi per auto e modo danneggiate dall'alluvione
Le politiche di pianificazione territoriale
Le politiche di pianificazione territoriale svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione delle alluvioni. Una corretta pianificazione del territorio può contribuire a limitare l'urbanizzazione selvaggia e promuovere un uso sostenibile del suolo.
La pianificazione territoriale deve essere basata su una valutazione accurata dei rischi idrogeologici e prevedere misure di adattamento ai cambiamenti climatici.
È importante adottare politiche di gestione delle risorse idriche che prevedano la protezione delle aree naturali, la creazione di zone di laminazione e la promozione di pratiche di drenaggio sostenibili oltre a sistemi avanzati di protezione delle abitazioni e delle attività produttive e commerciali.
In questo senso, noi di Emtez ci impegniamo per fornire le attrezzature più adeguate.
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In conclusione, affrontare le principali cause delle alluvioni, in Italia ed in generale, richiede un approccio integrato che comprenda politiche di pianificazione territoriale, gestione delle risorse idriche e azioni per contrastare i cambiamenti climatici. È inoltre importante dotarsi di sistemi all’avanguardia per prevenire e contrastare efficacemente i rischi connessi a tali cambiamenti.
Solo attraverso un impegno comune sarà possibile prevenire futuri disastri e proteggere il territorio e le comunità italiane.